
Guida alla Progettazione dei Cavi Sistemi Fotovoltaici
Tabella dei Contenuti
Negli ultimi tempi si sono osservati significativi cambiamenti nei sistemi di accumulo di energia fotovoltaica (PV), con la transizione dalle batterie al piombo alle batterie al litio che sta diventando sempre più prominente. Inoltre, le innovazioni nelle tecnologie di accumulo ottico hanno guadagnato slancio. Per affrontare la crescente capacità energetica dei moduli fotovoltaici individuali, dell’inverter e delle celle delle batterie, è essenziale un’infrastruttura di cablaggio ben pensata.
Selezione dei Cavi CC per i Sistemi Fotovoltaici
Nella scelta dei cavi CC, è cruciale abbinarli alle specifiche esigenze di corrente dei componenti del sistema e del pacco batteria. Poiché i cavi CC operano alla luce diretta del sole, sono consigliati cavi fotovoltaici specializzati. Questi cavi sono progettati per resistere alla radiazione ultravioletta, all’esposizione all’ozono, alle fluttuazioni di temperatura e alle forze corrosive, garantendo una durata di oltre 25 anni.
I cavi fotovoltaici sono disponibili in varie dimensioni, con la variante da 4 metri quadrati che è la più comune. Tuttavia, all’aumentare della capacità dei componenti e della potenza dell’inverter, potrebbero essere necessari cavi più lunghi. È consigliabile limitare la dissipazione CC fotovoltaica al 2%. Ad esempio, con un cavo CC PV da 4mm2 e una tensione CC di 600V, una perdita di tensione del 2% corrisponde a una perdita di 12V, consentendo una lunghezza massima del cavo di 260 metri per un assorbimento di corrente di 10A. Mantenere la distanza tra il modulo più lontano e l’inverter entro 130 metri per prestazioni ottimali o utilizzare un cavo CC da 6mm2 per distanze fino a 200 metri.
Selezione dei Cavi CA per i Sistemi Fotovoltaici
Per ottimizzare l’efficienza dei costi, le centrali elettriche fotovoltaiche spesso utilizzano sovradimensionamento invece di un rapporto 1:1 tra i componenti e gli inverter. Il grado di sovradimensionamento dipende da fattori come le condizioni di illuminazione e le esigenze del progetto. Ad esempio, con un modulo da 24 kW e un inverter da 20 kW, la scelta del cavo CA dipende dalla capacità massima di gestione della corrente dell’inverter.
I cavi in rame comuni per i sistemi fotovoltaici includono varianti come BVR e YJV. Prestare particolare attenzione alla tensione del cavo e alla classificazione della temperatura, specialmente quando si sceglie una variante ignifuga.
Qualità del Conduttore e dell’Isolamento
La qualità di un cavo dipende dal suo conduttore e dallo strato di isolamento:
- Conduttore: Ispezionare le caratteristiche visive del conduttore, poiché il rame di alta qualità appare in tonalità di rosso-viola o rosso cremisi profondo. Il rame di qualità inferiore potrebbe avere una tonalità più gialla, nota come “ottone”. I fili di rame con un aspetto bianco sono spesso stagnati, il che migliora la conduttività e previene la formazione di patina.
- Strato di Isolamento: Valutare lo strato di isolamento tramite test tattili, delle unghie e di flessione. Una superficie ruvida, una scarsa capacità di rimbalzo o delle indentazioni visibili e sbiancamento indicano una qualità subottimale. La resistenza al fuoco può essere testata accendendo il filo; se si autoestinge entro 5 secondi, è ignifugo.
Linee guida per il Cablaggio dei Sistemi di Accumulo di Energia Fotovoltaica
Il cablaggio per i sistemi di accumulo di energia fotovoltaica coinvolge sia i domini CC che CA:
- Organizzare i cavi CC con identificatori univoci, separare i cavi forti da quelli deboli e instradare i cavi di segnale separatamente per evitare interferenze.
- Fornire condotti e ponti per la gestione dei cavi, tenendo conto dell’estetica quando si instradano i cavi in orizzontale e in verticale.
- Ridurre al minimo le giunzioni dei cavi all’interno di condotti o ponti per agevolare la manutenzione futura e prevenire problemi logistici.
Seguendo queste linee guida e comprendendo le specifiche esigenze dei cavi CC e CA nei sistemi di accumulo di energia fotovoltaica, è possibile garantire l’affidabilità e l’efficienza del sistema, mentre si tengono conto delle tecnologie in evoluzione e delle capacità dei componenti.